L’importanza di camminare

Durante il primo e più duro lockdown, a marzo 2020, ho sentito la mancanza di tante cose. La socialità, l’aria aperta. Una delle cose che di più mi è mancata in assoluto era camminare. Camminare non fa bene solo al corpo, giova anche all’anima e alla mente: aiuta a scaricare la tensione, ci fa ritrovare lucidità. Talvolta è una vera e propria forma di meditazione, come mi è capitato durante il Cammino di Santiago.

Eppure, contrariamente a quanto avveniva in gioventù, oggi non possiedo molte scarpe. Mi ha colpito conoscere una realtà come Wilding Shoes che dietro una produzione naturale ed etica, ha una storia da raccontare perché dietro ogni prodotto ci sono delle persone , delle storie e dei valori che, per essere consumatori responsabili, è utile conoscere.

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Credits: Elena e Stammnitz.

Come nasce Wildling Shoes

Wildling Shoes è un’azienda tedesca, nata nel 2015 dall’idea di Anna e Ran Yona: :“Abbiamo vissuto per 12 anni in Israele – raccontano – dove sono nati anche i nostri figli. Nei loro primi anni di vita sono cresciuti scalzi e ci hanno sempre impressionati con i loro movimenti agili, sicuri e forti. Nel 2013 siamo tornati in Germania. Di autunno bisognava comprare le prime scarpe, ma non siamo riusciti a trovarne neanche un paio – neanche tra i modelli più costosi – che permettesse ai nostri figli di camminare in maniera naturale e che loro, abituati alla libertà dei piedi, volessero mettersi. Sembrava che ci fosse qualcosa di fondamentalmente sbagliato con le scarpe per bambini. Le statistiche ce lo hanno confermato: il 98% dei bambini nasce con i piedi sani, ma solo pochi da adulti hanno ancora i piedi completamente sani. Il problema sono spesso scarpe che calzano male e che hanno una struttura sbagliata. C’era bisogno di un nuovo concetto per una nuova generazione di scarpe!

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La filosofia del brand

Come terapista sportivo, allenatore e appassionato del correre scalzo, Ran è sempre stato un fanatico per quanto riguarda il movimento naturale e le sue basi biomeccaniche. Ad Anna invece piace la sfida del realizzare idee nuove e del dare a Wildling Shoes un’identità tutta sua. Insieme a calzolai, stilisti di calzature e modellatori abbiamo sviluppato una scarpa con un concetto completamente nuovo nella forma, i materiali usati e la suola. Tradizionalmente si pensa, che al piede serva un supporto. Noi siamo invece convinti che i piedi nascano sani e abbiano solo bisogno della possibilità di svilupparsi in modo naturale. Per questo motivo le nostre scarpe hanno il minimo effetto possibile sui piedi. Come una seconda pelle lo avvolgono e lo proteggono da ferite e dal (mal)tempo ma non hanno nessun’altra influenza sul piede o la sua funzione”.

Dal 2015 l’azienda è cresciuta velocemente, e si è fin dall’inizio organizzata in un modo non tradizionale. La maggior parte degli impiegati lavora da casa, la comunicazione è soprattutto digitale – anche se ogni 4-6 settimane i dipendenti si incontrano. Il 75% dei dipendenti sono donne, e per tanti il modo diverso di lavorare dà la possibilità di conciliare meglio il lavoro con la famiglia. 

Wildling produce scarpe salutari, che promuovano il movimento, la vita e la gioia. Scarpe che diano alle persone una sensazione di libertà e vicinanza alla natura, fatte di materiali ecologici di commercio equo, con condizioni di lavoro eque. Scarpe progettate, migliorate, vendute, promosse e spedite da un team felice e dedicato. La salute dei piedi è molto importante, ma non a spese di altre parti interessate.

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La filiera produttiva di Wildling Shoes

Produzione equa

La nostra scarpa cucita con un procedimento complesso è realizzata quasi esclusivamente a mano: le fabbriche che ancora sanno applicare quest’arte sono aziende tradizionali portoghesi, specializzate nella produzione di scarpe di alta qualità da decenni. Si tratta di artigianato con condizioni di lavoro e ambientali dagli standard molto alti. La trasparenza e il lavoro collaborativo permettono di migliorare e di sviluppare le scarpe minimaliste Wildling.

Sostenibilità

Si tratta di un argomento delicato per l’industria calzaturiera che da decenni si basa su funzionalità ottimizzate e materiali economicamente convenienti: gli aspetti salutari e ambientali sono spesso ignorati. Assumersi la responsabilità per l’ambiente e la salute in questo settore significa che bisogna trovare, selezionare a mano e testare alternative per quasi tutti i materiali

Wildling Shoes usa materiali il più naturali possibile: il cotone (organico), la canapa, il lino, il sughero o la lana cotta sono buone alternative alla pelle o alla plastica. Alcuni dei modelli sono realizzati senza l’uso di materie prime di origini animale, quando usiamo materiali di origine animale, questi devono soddisfare criteri precisi. Wildling utilizza per esempio la lana da progetti di conservazione del paesaggio, come nel caso di Nordwolle.

Il brand ha scelto di mantenere brevi le rotte di consegna per abbattere al massimo le emissioni di CO2 derivanti dai trasporti, di sostenere piccole imprese regionali. Per garantire una produzione equa, la maggior parte dei materiali che usiamo* sono prodotti in Germania e in Europa.

* ad eccezione del materiale speciale giapponese Washi per i nostri modelli Tanuki.

Il brand inoltre fa parte di 1% for the planet, con un progetto di rinaturalizzazione in Bulgaria oltre a vari progetti sulla salvaguardia della biodiversità. Infine, nella collezione attuale è stato integrato un progetto femminile in Kirghizistan per supportare le tessitrici locali.

Insomma, questo tipo di aziende virtuose è ciò di cui il mondo ha bisogno per muoversi verso un reale ed efficace sviluppo sostenibile. Per approfondimenti e acquisti, ecco il link al sito ufficiale

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Credits: Wildling Shoes

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