L’organizzazione di feste ed eventi tendenzialmente genera una notevole quantità di rifiuti, proprio in virtù dell’occasionalità dell’incontro. Tuttavia, sempre più settori dell’economia si stanno convertendo ad un approccio al business sostenibile, fino alla creazione di brand che operano esclusivamente in tal senso. Questa è la storia di Donatella e di Viridi Wedding, che organizza matrimoni sostenibili e attenti all’ambiente
Chi c’è dietro il progetto Viridi Wedding
Quando sono entrata in contatto con Donatella, per gli amici Dona, sono rimasta colpita dallo spirito green che è alla base della sua attività, ViridiWedding.
Dona è una wedding planner. Nel 2017 vince un bando di creazione d’impresa che le ha permette di dare forma alla propria attività, con un occhio di riguardo per l’ambiente da subito. L’intento di distinguersi è nato quando, approfondendo tematiche legate all’ambiente, si è resa conto che con la propria attività avrebbe potuto dare un contributo positivo. Durante una passeggiata sul lungomare con un’amica, chiaccherando della voglia di fare qualcosa di significativo per l’ambiente è nata l’idea di un brand total green. Formatasi presso l’Accademia degli Eventi di Roma con un certificato di Green Wedding Professional, il 1 luglio 2019, crea Viridi Wedding.
Cosa significa organizzare un “matrimonio green”

Dona chiarisce subito che matrimonio green non significa esclusivamente un matrimonio immerso nella natura. Un matrimonio green, è un matrimonio che rispetta la natura, in ogni suo aspetto e ovunque si svolga. L’obbiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale dell’evento, dalle emissioni alla produzione rifiuti.
E’ molto più semplice di quanto possa apparire. Talvolta è sufficiente operare piccole scelte, alternative a quelle “classiche” che permettano di tutelare l’ambiente in questo senso e permettere alle persone che si rivolgono a Viridi di gioire nel celebrare il matrimonio in linea con i propri valori etici.
Ad esempio: celebrare sia matrimonio che ricevimento nello stesso luogo, permette di ridurre drasticamente le emissioni prodotte dagli invitati per recarsi da un posto ad un altro.
Un’idea creativa per le partecipazioni, invece, è quella di stamparle sulla ormai nota “carta piantabile” che, dopo il matrimonio, potrà essere invasata dando vita a piante e fiori. Per ogni richiesta e per ogni dettaglio, è possibile sopperire nelle maniere più creative.
Non vi è grande differenza con un matrimonio tradizionale, di fatto. Il discrimine risiede nell’interpretazione, in chiave sostenibile, delle scelte che vengono assunte da un punto di vista di gestione e organizzazione. Il lato sostenibile di un matrimonio, ad esempio, riguarda anche la comunità locale di produttori: non deve essere necessariamente vegano, piuttosto è importante che carni e formaggi siano prodotti a km 0 invece che importati da lontano.
“Un matrimonio green – spiega Dona – è un matrimonio di scelte consapevoli in virtù di un benessere superiore”.
Insomma, anche la meravigliosa attività di Dona, Viridi Wedding, è l’ennesima prova che cambiare è possibile e che ogni piccola scelta – se assunta in maniera consapevole – comporta uno sforzo minimo a fronte di una enorme riduzione d’impatto dall’altro.
Oggi più che mai è dovere di ognuno di noi adoperarci per tutelare il pianeta, ed è possibile mettendo in atto comportamenti responsabili, partendo dalle scelte più piccole, come quelle messe in atto nella pianificazione dei matrimoni di un green weedding planner come Viridi Wedding (IG: Viridi Wedding).
Grazie, è stato davvero un onore poter essere presente su Progetto Impatto Zero!