Lo zero-waste ormai è un’onda che viene cavalcata da chicchessia: bisogna fare attenzione, dunque, quando si acquistano prodotti sedicenti “zero-waste” (ovvero riutilizzabili più e più volte evitando la produzione di un inutile rifiuti) che siano realmente aderenti a questa linea di pensiero, creati in materiali organici che si biodegradino al termine dell’utilizzo o possano essere riciclati, senza diventare rifiuto. Capita, per esempio, che qualche azienda commerci beni cavalcando l’onda dello stile di vita “zero-waste”, i quali tuttavia non siano per niente in linea con suddetta etica: una spugna per i piatti con etichetta “fatta in bamboo” ha magari metà prodotto costituito di poliuretano espanso. E allora perde senso l’etica ed il valore del nostro acquisto.

E’ molto importante fare attenzione da dove vengono i prodotti che acquistiamo, chi li produce, con quale etica e con che materiali: questo vale per gli alimenti, per i vestiti e per qualsiasi tipo di oggetto. E’ una sensibilità e attenzione al consumo che oggi è necessario sviluppare per una effettiva e reale tutela dell’ambiente.

La storia di Melania e delle sue creazioni: Pili Pili Zero Waste

Melania

Tramite le mie recenti ricerche mi è capitato di conoscere Melania: come tante persone che sto incontrando sul cammino, è stata anche lei fonte di grande ispirazione. Melania, originaria di Frosinone, ha 32 anni ed un percorso di studi in scienze politiche alle spalle, tra Roma e Parigi è ideatrice del marchio di prodotti ecosostenibili PiliPili ZeroWaste. Le sue scelte di vita l’hanno portata, oggi, a vivere in mezzo alla natura con il proprio compagno e perfettamente in linea con i propri valori etici e di ecosostenibilità.

Il giro di boa è avvenuto quando Melania ha deciso, nell’ambito di un percorso che l’ha avvicinata all’autoproduzione ed al fai-da-te, di iniziare un corso di cucito, per sé stessa. Da quel momento, appassionandosi sempre di più al cucito e vedendo che i suoi prodotti avevano un ottimo riscontro, ha creato il suo business: Pili Pili Zero Waste.

Ciò che ho particolarmente apprezzato delle produzioni di Melania, oltre alla genuinità della persona, è l’attenzione e la cura ad ogni più piccolo dettaglio: dalla ricerca di materiali e cotoni biologici ed ecosostenibili per le produzioni (rigorosamente a mano) oltre alla scelta delle piattaforme online di vendita, prediligendo quelle che abbiano politiche lavorative dignitose, evitandone altre. Un prodotto, dunque, 100% etico e sostenibile. Un esempio è quello di Zwoice: il primo marketplace completamente europeo e interamente zero waste, dove i venditori si impegnano a impiegare esclusivamente materiali naturali e a spedire totalmente plastic-free

Melania, infatti, mi ha aiutato a riflettere su quanto sia difficile, a volte, essere realmente in linea con i propri valori di ecosostenibilità: ciò è possibile solo facendo estrema attenzione all’origine dei prodotti che acquistiamo.
Chi è che li produce? Con che modalità ed etica? Che materie prime utilizza?


Ogni acquisto di beni da parte del consumatore, contiene un messaggio sociale e politico della direzione in cui, come collettività, vogliamo andare. Per questo è fondamentale sollevare le coscienze e sviluppare responsabilità e consapevolezza nei confronti di ogni singolo acquisto.
Con l’acquisto di un capo di vestiario a cinque euro, ad esempio, fatto di materiali sintetici che inquinano in una maniera spaventosa e probabilmente prodotto in condizioni di lavoro opinabili, noi stiamo implicitamente – con un piccolo gesto – prestando il nostro consenso.

Provate a riflettere genuinamente su questo, nella consapevolezza che ogni gesto, anche il più piccolo, di ognuno di noi, fa realmente la differenza.

I prodotti di Pili Pili Zero Waste – che ho già acquistato, provato ed usato, e non posso non consigliare proprio in virtù di tutte le motivazioni di cui sopra – li potete trovare su www.etsy.com/shop/pilipiliaccessori

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