PI0 – Progetto Impatto Zero: chi c’è dietro?

Mi chiamo Laura, classe 1985 e ho fondato PI0 – Progetto Impatto Zero. Lavoro con grande entusiasmo per la tutela dell’ambiente: sono parte del team di Worldrise Onlus, associazione di tutela ambientale che sviluppa progetti legati alla conservazione dell’ambiente marino e sono Responsabile della Comunicazione per la Campagna 30×30 Italia volta a proteggere il 30% dei mari entro il 2030.

Mi sono avvicinata ad una vita a impatto ridotto nel 2016: a fronte di una vicenda personale che mi ha costretto a pormi domande e cercare risposte, ho iniziato ad assumere consapevolezza sullo stato in cui versa il Pianeta e sulla necessità di cambiare rotta. Ho modificato, nel tempo, le mie abitudini con l’intento di ridurre al massimo il mio impatto ambientale, compatibilmente con le risorse a mia disposizione.

PI0 – Progetto Impatto Zero nasce nel novembre del 2018 per raccogliere tutto ciò che, man mano, apprendevo lungo il cammino nella speranza che potesse essere di ispirazione e un utile spunto di riflessione per tutte quelle persone che, come me, nutrono il desiderio di avvicinarsi a una vita a basso impatto.

Nel 2019,  con un gruppo di amiche – per un totale di una squadra composta da 7 donne – abbiamo costituito un’associazione di tutela ambientale senza scopo di lucro, TerraLab Onlus, che si occupa di sensibilizzare gli individui al tema della tutela ambientale e promuovere stili di vita sostenibili.

Ho sempre nutrito un grande amore e rispetto verso l’ambiente e la natura, grazie anche agli insegnamenti ricevuti da mia madre e questo mi ha portato a cambiare strada, seppur da grande, riconoscendo che il mio percorso accademico, seppur portato avanti negli anni con amore e dedizione, non aderiva completamente al mio desiderio più profondo di dedicarmi esclusivamente alla tutela dell’ambiente in cui viviamo, sia da un punto di vista di salvaguarda ambientale che da un punto di vista di inclusione sociale, l’altra faccia della sostenibilità.

Prima di dedicarmi completamente all’ambito della sostenibilità, ho maturato una lunga esperienza nel settore del diritto, lavorando in Studi Legali, conseguendo un master in Scienze Forensi e Criminologia con una tesi dal titolo “Analisi delle devianze minorili nella società postmoderna”, collaborando con la Camera Penale di Milano al progetto “Ditelo alla Camera Penale” presso il carcere di San Vittore e con l’associazione Per i Diritti all’evento annuale “I frutti del carcere” su giustizia riparativa e reinserimento del reo nel tessuto sociale. 

Se volete approfondire chi sono, potete curiosare qui quale è stato il mio percorso.

PIØ – Progetto Impatto Zero: “Ognuno fa la differenza”

Questo è il motto del blog ed è qualcosa in cui credo profondamente. E’ indispensabile che coloro che si trovano in posizioni apicali decisionali, assumano posizioni nette e agiscano per la salvaguardia del pianeta, nell’attesa non possiamo non adoperarci assumendo responsabilità in relazione ad ogni nostra scelta.

Assumendo consapevolezza in relazione allo stato in cui versa il pianeta, avvicinandosi a stili di vita più sostenibili e rispettosi dell’ambiente, diventando consumatori responsabili e un buon esempio per chi ci circonda, ognuno può fare la differenza.

Le radici di PIØ – Progetto Impatto Zero

All’esito di una dolorosa esperienza personale, ho iniziato ad interrogarmi su come fosse possibile che anche chi conduce uno stile di vita all’insegna della salute, senza genetismi patologici, si ammalasse improvvisamente in maniera grave e incurabile. Evidentemente il contesto ambientale in cui viviamo è particolarmente malsano e tossico. Viviamo immersi nei nostri rifiuti: nell’aria che respiriamo, nelle acque che beviamo e sul suolo dove cresciamo il cibo di cui ci alimentiamo. E sembriamo non rendercene conto.

In un momento per me di grandi riflessioni, è stato significativo l’ascolto di una TED Talk di Lauren Singer, che ho scoperto nel 2016: “Why I live a zero waste life”

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Dove vanno i nostri rifiuti?

Quando terminiamo di usare qualcosa, lo gettiamo “via“.

Esattamente, dove è questo “via”?
Cosa succede ad un oggetto quando diventa rifiuto?

Seppur scompare dalla nostra vista, non smette di esistere.
Con un po’ di fortuna verrà riciclato.
La maggior parte dei rifiuti, invece, finisce nella pattumiera indifferenziata (quindi smaltiti tramite termovalorizzatori) o, ancora peggio, a inquinare suolo su cui crescono i cibi di cui ci nutriamo, l’acqua e l’aria che respiriamo.

…in sostanza, respiriamo, mangiamo e beviamo i nostri rifiuti.

Pensiamo alla plastica: materiale fondamentale per il progresso dell’uomo, ma che  non si BIOdegrada mai. Affinché un materiale possa biodegradarsi è necessario che esista un batterio in grado di trasformalo. La plastica si limita a degradarsi, ovvero frantumarsi in minuscoli pezzettini (microplastiche o nanoplastiche) la cui superficie è particolarmente adatta ad intrappolare tossine. In questo modo le tossine vengono rilasciate all’interno dei pesci di cui l’uomo si nutre. Questi argomenti sono oggetto di approfondimento nel blog.

I primi passi verso uno stile di vita più sostenibile

L’aspetto più importante risiede nell’informarmi in maniera adeguata da fonti attendibili, per assumere di consapevolezza. La consapevolezza è alla base dell’azione che ci porta a cambiare le abitudini (compatibilmente con le proprie risorse).

Un cambiamento duraturo non avviene dal giorno alla notte: è un percorso e come tale è necessario procedere un passo alla volta. Cerchiamo prima di tutto di RIDURRE i nostri rifiuti al massimo. E i rifiuti che non possiamo eliminare, differenziamoli con cura affinché possano essere RICICLATI – cercando di evitare di consumare plastica monouso.

Cosa si guadagna cambiando stile di vita?

Oltre ai benefici ambientali, i benefici di una vita a impatto ridotto sono anche economici. Sostituire beni usa e getta con beni riutilizzabili – i cui costi verranno brevemente ammortizzati – ci aiuterà a risparmiare. Inoltre, più assumiamo consapevolezza in relazione ai nostri consumi, più avremo da guadagnare anche in salute, consumando prodotti di stagione, biologici ed evitando di usare prodotti di cosmesi ricchi di sostanze tossiche.

Può spaventare l’idea di mettersi in gioco fino a questo punto ed è impensabile farlo da un giorno all’altro. Si tratta di piccoli passi da compiere un giorno alla volta, nella consapevolezza che ognuno fa la differenza.