Ho avuto la fortuna di conoscere Mariasole Bianco circa un paio di anni fa, nell’ambito di una collaborazione tra il blog PI0 – Progetto Impatto Zero e Worldrise, la Onlus di tutela ambientale con specifico focus sull’ambiente marino, di cui Mariasole è co-fondatrice e Presidente. Nell’ambito di questa intervista relativa all’uscita del suo libro Pianeta Oceano, Mariasole ci parlerà del legame atavico ed insolubile tra uomo e mare, di come dalla tutela dei mari dipenda la vita sulla terra.

Perché il mare è importante per l’uomo

“Vale la pena partire da un’osservazione forse banale – spiega Mariasole – ma sicuramente importantissima: il 70% della superficie del nostro Pianeta è ricoperta d’acqua. Detto ciò, è probabilmente più facile immaginare l’importanza degli oceani per mantenere i molteplici equilibri sui quali poggia la vita su questo pianeta”.

Con questa osservazione, Mariasole si accinge a spiegare l’importanza del mare per l’uomo e la vita sul pianeta.

“Il clima è regolato da questa enorme massa d’acqua in grado di assorbire e rilasciare calore. Circa il 50% dell’ossigeno presente in atmosfera proviene proprio dall’oceano mentre l’anidride carbonica viene da esso sequestrata e integrata nel ciclo vitale di alcune specie vegetali e animali. Allo stesso tempo, l’oceano è fonte di cibo e sostentamento per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo”.

Insomma, è facile comprendere perché gli oceani sono nostri grandi alleati, indipendentemente dalla distanza che ci separa da essi. Questo uno dei messaggi che Mariasole desidera divulgare attraverso il suo ultimo libro Pianeta Oceano.

La situazione attuale dell’inquinamento antropico dei mari e prospettive future

“La situazione attuale è molto delicata: l’inquinamento antropico dei mari ha molteplici sfaccettature che vanno dalla plastica all’impatto della sovrapesca passando per le drastiche conseguenze derivanti dalle emissioni di anidride carbonica” spiega Mariasole.

Un grande problema dell’uomo è che ha sempre considerato il mare infinitamente troppo grande per risentire dell’impatto delle azioni umane: niente di più sbagliato. Oggi è possibile rendersi conto che stiamo perdendo, per mano dell’uomo, molta della biodiversità marina e stiamo cambiando le caratteristiche di ecosistemi molto complessi la cui sopravvivenza si basa su delicati equilibri.

“Un esempio – continua Mariasole – è l’aumento della temperatura dell’oceano che ha causato una moria di coralli in tutto il mondo. Quando si verificano tali condizioni, i coralli espellono microscopiche alghe che vivono nei loro tessuti e che sono responsabili del loro colore e del loro nutrimento. Ecco perché il fenomeno conosciuto come sbiancamento dei coralli è un grave sintomo che spesso, ma non sempre, porta alla morte della barriera corallina. Ricordiamoci che perdere intere barriere coralline significa distruggere un ecosistema marino che ospita migliaia di specie animali e vegetali e che, in alcuni casi, è fondamentale per la sopravvivenza di intere comunità”.

Le previsioni per il prossimo futuro sono tutt’altro che rosee se non decidessimo di invertire rotta e quindi continuassimo con il cosiddetto business as usual. Questo significa, però, che un cambiamento positivo messo in atto nei prossimi anni potrebbe avere un impatto decisivo sul futuro del mare e quindi del nostro pianeta per i prossimi secoli.

In particolare, mi piace ricordare che ognuno di noi ha il potere, e quindi la responsabilità, di agire. A partire dalle singole azione e decisioni quotidiane ognuno di noi può fare la differenza per il futuro del mare: per il nostro futuro” ricorda Mariasole.

Worldrise Onlus

 “La mia passione per il mare – racconta Mariasole – è nata da bambina quando passavo le estati in Sardegna e in acqua passavo il più tempo possibile. All’età di 15 anni ho iniziato ad immergermi con le bombole e i miei orizzonti marini si sono ampliati ancora di più. Il passo decisivo è stato poi la scelta di studiare biologia marina prima a Genova e poi in Australia. I miei studi mi hanno permesso di avere un’idea più completa e profonda del mare. Ho continuato a scoprirne le meraviglie, ma anche le problematiche che lo affliggono per arrivare a rendermi conto di quanto gli ecosistemi marini siano fragili e, per questo, debbano essere tutelati e protetti“.

Da questa presa di coscienza Mariasole, assieme al padre e a Virginia Tardella (Vicepresidente e Project Manager della onlus) ha fondato Worldrise Onlus.

L’intento è di creare una realtà che permettesse di sviluppare e portare avanti progetti di tutela e valorizzazione dell’ambiente marino. Oggi, in Italia, Worldrise è una tra le Onlus più attive che si occupa di mare.

I progetti spaziano dall’educazione dei più piccoli (futuri custodi del pianeta) sulle problematiche del mare, alla creazione della prima rete di locali notturni plastic-free a Milano, fino al supporto di aziende che intendono adottare scelte sostenibili.

La sensibilità delle persone per la tutela del mare: perché Pianeta Oceano

Mi sento di dire che ogni goccia conta e, per questo, ogni gesto o scelta, per quanto piccola possa sembrare, ha il suo impatto. Con Worldrise lavoriamo duramente per promuovere le diverse opzioni che ognuno di noi ha per implementare nella propria quotidianità scelte responsabili che abbiano un impatto positivo sul nostro futuro“.

Rinunciare, laddove possibile, alla plastica monouso, utilizzare un mezzo di trasporto più green, scegliere cibi locali e stagionali o ancora prodotti per l’igiene che non contengano sostanze dannose sono tutte scelte che siamo liberi di fare.

Ora, se in alcuni casi è semplice sapere come orientarsi (è semplice immaginare che la bici sia una scelta più sostenibile che una macchina per un breve tragitto), in altri non è così banale (ad esempio, la sostenibilità di un prodotto ittico dipende dalla stagione e dall’area e metodo di pesca) ed è qui che il lavoro di sensibilizzazione e divulgazione diventa fondamentale. 

PIANETA OCEANO, il libro

Mariasole nel 2020 ha pubblicato il libro Pianeta Oceano, dove racconta di come la nostra stessa vita sul pianeta dipenda direttamente dal mare e di come, pertanto, la tutela dell’ambiente marino è una condicio sine qua non per tutelare la stessa vita sul pianeta.

La scelta di scrivere un libro è nata dalla spinta del papà, a cui il libro è dedicato, che l’ha spronata in virtù dell’entusiasmo che la caratterizza da sempre e della passione riposta nel lavoro.

“Imparare a conoscere il mare – spiega Mariasole – e ad amarlo è il primo passo verso la sua tutela: siamo tutti più inclini a proteggere ciò che conosciamo e amiamo.

Poiché è necessario un impegno collettivo sto cercando, tramite il libro e il mio impegno di divulgatrice scientifica, di raggiungere il maggior numero di persone possibile per fare sì che siano sempre di più coloro che contribuiranno ad assicurare un futuro migliore per il mare e per il genere umano.

E se il libro Pianeta Oceano non dovesse riuscire in questo intento, allora probabilmente ci riusciranno i proventi della sua vendita che saranno donati a Worldrise, la Onlus di cui sono presidente, che si occupa di implementare soluzioni pratiche per un futuro più sostenibile”.

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