E’ noto che la plastica monouso sia una delle principali cause di inquinamento del nostro pianeta. Ma esistono alcuni paesi, come la Norvegia, che riescono a riciclarne una quantità nettamente superiore rispetto al resto d’Europa: in Norvegia, per esempio, ben il 97% delle bottiglie di plastica viene riciclato.
Come fa la Norvegia a riciclare il 97% delle bottiglie di plastica prodotte?
Con Infinitum, un modello che incentiva ogni singolo cittadino a non gettare neanche una bottiglia di plastica se non negli appositi contenitori dedicati: in questo modo la percentuale di bottiglie di plastica ad andare dispersa si riduce a meno dell’1%. E’ un dato incredibile se si pensa che mediamente, nel resto del mondo, la dispersione della plastica è tale per cui il 91% non viene riciclata. Nello specifico arriviamo a 8 milioni di tonnellate di rifiuti che finiscono, tutti gli anni, nell’oceano.

Il modello si basa su uno schema di prestito: per ogni acquisto di una bottiglietta in plastica, viene addebitato al consumatore un supplemento che oscilla tra i 12 e i 17 centesimi di Euro. Questa cifra viene restituita all’acquirente nel momento in cui le bottiglie di plastica vengono rese in appositi contenitori negli stessi punti vendita presso i quali l’acqua è stata acquistata. I contenitori leggono un codice a barre e consegnano direttamente il denaro o, in alternativa, un coupon. Parallelamente anche i proprietari dei negozi ricevono un indennizzo per ogni bottiglia che riciclano.
Buone prassi: la Norvegia ha altresì introdotto una tassa ambientale per tutti i produttori di plastica.
La parte interessante di questa vicenda, infatti, non è tanto la nuova tassa introdotta, bensì il fatto che questa tassa sia inversamente proporzionale alla quantità di riciclo dell’azienda produttrice. Infatti, maggiore è la quantità di riciclo da parte del produttore, minore sarà la tassa ad esso applicabile. E, addirittura, per tutti quei produttori che riescono a riciclare fino al 95% della propria produzione, la tassa non va pagata.
Ad oggi esistono in Norvegia circa 3.700 macchinette per lo scambio e tutto questo avviene in Norvegia già dal 2011: ad oggi il paese ricicla ben il 97% di tutte le sue bottiglie di plastica.
A proposito di Infinitum:
La società esiste dal 1999, possedendo e gestendo il sistema di deposito per i contenitori di bevande riciclabili e bottiglie di plastica. Sul sito dell’azienda (infinitum.no/) è possibile reperire e verificare tutte le informazioni necessarie per chiunque volesse approfondire l’argomento.
Il grande traguardo di questa azienda è stato quello di riuscire a dare un enorme valore economico al riciclaggio: sia per il consumatore che per il produttore (oltre che per l’ambiente).
Il motivo per cui così tanta plastica viene prodotta al mondo è che naturalmente è una scelta molto più economica per il produttore, rispetto al riciclo di plastica vecchia: proprio per questo motivo Infinitum ha messo a disposizione incentivi economici per spingere tutte le parti in causa a valorizzare la procedura del riciclo, nella totale tutela dell’ambiente.
“Vogliamo arrivare al punto in cui le persone si rendano conto che non stanno acquistando il prodotto, ma solo prendendo in prestito la confezione”, ha detto al Guardian Kjell Olav Maldum, CEO di Infinitum.
Ad oggi questo schema rimane unico al mondo, seppur sia evidente che ad oggi sarebbe una validissima alternativa per ogni paese in relazione allo spreco della plastica ed al conseguente inquinamento. Tuttavia la stessa azienda dichiara che ci sia ancora margine di miglioramento: infatti secondo le loro stime 150.000 bottiglie circa non sono state restituite. Se ciò fosse avvenuto, si sarebbe risparmiata l’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno annuale di 5.600 famiglie.
Gli unici paesi per ora in linea con la Norvegia in quanto a tutela dell’ambiente sono la Lituania e la Germania: anche essi usano un sistema di incentivi al riciclo simile ad Infinitum.
Perché è importante divulgare queste iniziative?
E’ fondamentale divulgare la conoscenza di queste buone prassi, nell’auspicio che sistemi di riciclo simili ed altrettanto efficaci possano apparire anche sul territorio nazionale. Nel frattempo, tuttavia, ricordiamoci che è basilare che ogni singolo cittadino nel suo piccolo adotti delle abitudini ecosostenibili: evitare l’uso della plastica dove possibile, evitare eccessivi consumi che disperdono energia quando non necessari e, soprattutto, imparare a differenziare i rifiuti che non sono solo carta, vetro, umido e plastica.
Per ogni tipologia di rifiuto esistono raccoglitori dedicati, sia nei negozi che nelle discariche: trovateli ed utilizzateli. In discarica si possono buttare legno, macerie, metalli, rifiuti elettronici e molto altro. Nei negozi si trovano raccoglitori di pile usate, tappi di sughero e molto altro.
E’ decisamente più facile a farsi che a dirsi, nella consapevolezza che ognuno di noi fa la differenza.