Forse non tutti sanno che la più grande fonte di rifiuti è quella domestica: una enorme fetta dell’inquinamento proviene dalle nostre case. Se ogni individuo iniziasse a modificare le proprie abitudini casalinghe in maniera più ecosostenibile, questo sicuramente avrebbe un enorme impatto sull’ambiente, ecco perché è importante il contributo di ogni singolo cittadino. Possiamo iniziare con una cucina a basso impatto.

Che accorgimenti possiamo adottare per renderci ecosostenibili anche in cucina?

Acquisto e conservazione alimenti

Questo tema è stato in parte affrontato in un articolo precedente, che spiega l’opportunità di modificare le abitudini relative all’acquisto presso la grande distribuzione in favore di cibi senza packaging (dal cibo sfuso ai Gruppi di Acquisto Solidale, cd. GAS). Una buona prassi è quella di avere sempre con sé delle shopper di stoffa da riempire al posto di utilizzare buste di plastica.  I tapperware di vetro con coperchio ermetico son un fantastico alleato nella lotta allo spreco, per riporre avanzi da consumare successivamente e costano solo pochi euro.

Compost

Compostaggio in giardino di rifiuti organici

Esiste un modo per smaltire i rifiuti organici a casa e si chiama compostaggio. Di solito si fa in spazi aperti come giardini: dal compostaggio degli avanzi organici si ricava terriccio per le piante. Adesso esistono sul mercato dei composter anti odore che si possono tenere in casa: sembrano semplici cestini ma sono dedicati ai rifiuti organici e producono terriccio facilmente riutilizzabile. La regola importante rimane, anche a casa, quella di produrre meno rifiuti possibile.

Acqua

Le bottiglie di plastica sono una delle più grandi fonti di inquinamento di plastica monouso al mondo. Buone alternative sono l’acqua corrente (é possibile verificare online in alcuni comuni la qualità della propria acqua: un riassunto per coloro i quali fossero interessati ad approfondire si trova in questo video).
Altrimenti si può investire in un filtro depuratore: vi sono depuratori costosissimi oppure semplici filtri da applicare al rubinetto, come quello che ho acquistato per 30€ da natura si, che filtrano il calcare dell’acqua di casa. Altrimenti esistono anche soluzioni di bottiglie di vetro con la formula del vuoto a rendere.

Tovaglioli

Eliminare i tovaglioli di carta e preferire quelli di stoffa: se facciamo un rapido calcolo delle persone che vivono con noi in casa, moltiplicato per il numero dei pasti, per 365 giorni l’anno per tutte le famiglie che fanno altrettanto… viene fuori una cifra esorbitante all’anno. Dovremmo abituarci ad utilizzare tovaglioli di stoffa, con un portatovagliolo per ogni membro della famiglia, da lavare periodicamente in lavatrice o a mano. Si, è un impegno. Ma davvero siamo così pigri da preferire sull’altro piatto della bilancia un pianeta inquinato? Ricordiamoci sempre che ogni nostro contributo, per quanto piccolo, è fondamentale.

Piatti e posate

Forse non c’è neanche bisogno di sottolineare quanto sia inutile e dannoso l’acquisto di stoviglie di plastica, ma come diceva la mia insegnante, a volte repetita iuvant. 
Mestoli: mia nonna possiede ancora gli stessi mestoli in acciaio da oltre 30 anni. A volte si deteriorano ed è dunque possibile portarli in discarica nella raccolta dedicata ai metalli. Quando esiste una esigenza (reale!) di acquistarne uno nuovo, sarebbe opportuno prediligere quelli in legno, materiale sicuramente più ecosostenibile di molti altri  (e non graffia le pentole) in quanto naturale e biodegradabile. Una cosa è certa: non acquistare mestoli di plastica poiché anch’essi, una volta smaltiti, finiranno per inquinare l’ambiente.

Ricordiamoci sempre che l’offerta del mercato risponde alla domanda del consumatore, se la domanda cambia (allontanandosi dai prodotti di plastica) anche l’offerta dovrà inevitabilmente cambiare.

Questi accorgimenti sono pochi e facili sia da ricordare che da applicare alla vita domestica. Mi considero una persona mediamente pigra, eppure cambiando il mio modo di pensare e adottando un occhio di riguardo alle politiche ambientali, non ho avuto difficoltà a modificare le mie abitudini.

Ricordiamoci che ognuno di noi fa la differenza e che i grandi cambiamenti, nella storia, sono sempre partiti dal basso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *