Camco è un piccolo brand italiano che produce activewear in maniera del tutto sostenibile e made in Italy, con una grande responsabilità e attenzione alla tutela dell’ambiente. Dietro questo brand c’è Matteo che in questa intervista ci racconta come funziona questa realtà.
Come nasce Camco?
CAMCO è una piccola realtà che produce activewear sostenibile, dietro la quale si trova Matteo, un uomo mosso da un grande amore nei confronti dell’ambiente. Seppur avvalendosi di differenti professionalità per ottenere i primi prodotti del brand, Matteo gestisce l’attività interamente in prima persona.
Matteo ha una formazione da ingegnere, laureato ancora con il “vecchio ordinamento” al Politecnico di Milano. All’esito di un percorso professionale eclettico, dagli imballaggi flessibili alla fluidodinamica (“simulazioni al computer”) Matteo è approdato all’activewear sostenibile, con il progetto CAMCO che ormai porta avanti da due anni.
I capi CAMCO sono prodotti al 50% in lana merino extrafine e 50% in “TENCEL™” (il marchio registrato dell’azienda austriaca Lenzing AG per indicare il lyocell che produce). Questa composizione, di qualità ottima, già esisteva e Matteo era cliente di una azienda che produceva questo tipo di capi in Portogallo: ad un certo punto la produzione si è spostata in Thailandia e Cina e questo ha lasciato Matteo con l’amaro in bocca.
La filiera produttiva di CAMCO
Da questo disappunto è nata CAMCO: Matteo, a ragion veduta, ha pensato di non poter essere certo l’unico deluso da questa scelta della produzione e ha pensato di produrre capi con la medesima composizione in Italia.
Ricevuto il filato (mix di lana merino e TENCEL™) tutte le fasi produttive avvengono in Italia, sia per le magliette che per gli accessori. Etichette in tessuto ad alta definizione, elastico costituito per il 91% da materiale riciclato, buste di polietilene in materiale 100% riciclato e riciclabile, cartellini stampati su carta FSC, scatole di cartone senza colle chimiche e perciò totalmente riciclabili senza problemi.
Fondamentalmente Matteo è riuscito a creare ciò che cercava e che non esisteva: prodotti in lana merino e TENCEL™, senza altre fibre sintetiche, con produzione totalmente italiana.
CAMCO e la tutela dell’ambiente
Uno dei valori alla base di CAMCO è la produzione “Made in Italy al 100%”, al di là delle possibilità lasciate dalle ampie maglie della normativa sull’etichettatura che consentono di definire “Made in Italy” anche prodotti solo marginalmente lavorati sul nostro territorio.
A ciò si aggiunga la qualità delle materie prime e l’etica alla base della scelta sia delle materie prime che dei fornitori. E naturalmente la sostenibilità alla base di tutta la produzione, con un grande riguardo nei confronti dell’ambiente, adoperandosi in ogni aspetto possibile nell’utilizzo di materiali riciclati.
Il rispetto dell’ambiente e la sua preservazione sono il minimo comune denominatore di questi valori:

Le materie prime sono fibre di qualità di origine naturale: la lana è una fibra che si rigenera dopo la tosatura e per avere la lana si ha bisogno solo di pecore, erba da mangiare, acqua da bere ed un ambiente naturale in cui vivano (la nostra lana merino extrafine è certificata biologica GOTS). Il TENCEL™ è una fibra botanica estratta dal legno. Il nome della fibra generica è lyocell e TENCEL™ è il nome del lyocell dell’azienda austriaca LENZING AG. CAMCO utilizza il TENCEL™ di Lenzing perché così si ha la garanzia che le fibre vengano prodotte dalla polpa di legno di foreste gestite sostenibilmente, mediante un processo che recupera l’acqua e ricicla oltre il 99% dei solventi. Questa garanzia non si avrebbe per molte fibre di lyocell generiche provenienti da India, Cina o altre nazioni del sud est asiatico.
La lana merino dei prodotti CAMCO è certificata mulesing-free, così da essere sicuri che le pecore da cui proviene non siano state sottoposte alla brutale pratica del mulesing (in parole povere: asportazione della pelle della zona sotto alla coda, senza anestesia e senza seguente terapia antibiotica, pratica che spesso lascia sulle pecore segni permanenti se non addirittura risultante nella morte dell’animale). Inoltre, l’etica porta l’azienda a tralasciare ragionamenti di vantaggio economico che ci consiglierebbero una produzione in nazioni in cui il trattamento non equo dei lavoratori e la nebulosità intorno al rispetto ambientale nei processi produttivi consentirebbero minori costi.
La filiera produttiva prevede che CAMCO riceva il mix di lana e TENCEL™, sotto forma di un singolo filo, da una grande realtà tedesca nel campo della fornitura di fibre tessili. L’unione delle due fibre in questo singolo filo avviene nell’Unione Europea. Una volta che questo filo arriva in Italia, tessitura, purgatura, finissaggio e tintura avvengono in Veneto. A questo punto i rotoli di tessuto colorato vengono spediti in Puglia dove ha luogo la fase di confezione, stiraggio e imbustamento con applicazione di etichette e cartellini. Le etichette sono prodotte in Lombardia in tessuto ad alta definizione – quindi nessun materiale sintetico su cui si stampino le indicazioni di lavaggio e il logo – mentre i cartellini sono stampati su carta certificata FSC nelle Marche.
Sempre in Lombardia sono prodotti anche i sacchetti di polietilene 100% riciclato e riciclabile in cui vengono inseriti i prodotti e l’elastico presente nei pantaloncini. Questo elastico è l’unica componente non naturale dei nostri prodotti, ma è costituito per il 91% da materiale riciclato. Infine, anche le scatole di cartone in cui spediamo i prodotti sono realizzate in Lombardia ed essendo montate ad incastro, senza collanti, sono riciclabili al 100% senza problemi.

I traguardi di CAMCO
Il primo traguardo raggiunto è l’essere partiti da una idea ed essere arrivati ad avere un magazzino di prodotti realizzati rimanendo aderenti ai nostri principi, senza compromessi nel nome di minori costi.
CAMCO non è un brand che vuole lottare sul prezzo per la sopravvivenza e il successo. CAMCO propone dei prodotti che incorporano la sua visione di produzione fedele agli ideali illustrati e l’aver scelto questo approccio alla produzione risulta in costi elevati e di conseguenza prezzi finali che non possono essere paragonati a quelli di prodotti activewear in fibre sintetiche derivate dal petrolio, prodotte da lavoratori senza garanzie in luoghi in cui il rispetto dell’ambiente è messo da parte per evitare i costosi trattamenti dei fluidi di processo e dei pigmenti utilizzati nelle tinture.
CAMCO propone una filosofia nella stessa misura in cui propone dei prodotti, anche se sarebbe meglio dire che i prodotti stessi incorporano e rappresentano questo nostro modo di vedere la manifattura.
Lana merino e TENCEL™ non solo sono fibre che hanno in sé le qualità etiche e di sostenibilità descritte sinora, ma a livello pratico oltre ad essere morbide e delicate sulla pelle hanno caratteristiche che le rendono migliori delle fibre sintetiche: traspirabilità, termoregolazione, prevenzione degli odori, efficiente gestione del vapore corporeo, asciugatura rapida, ipoallergenicità, e tante altre.
Il riscontro sul prodotto da parte di chi l’ha provato è invece davvero ottimo: chi è contento del fatto che non si generino odori sgradevoli neanche dopo una intensa attività sportiva (cosa che tra l’altro riduce la necessità di lavaggi frequenti con un ulteriore vantaggio ambientale), chi apprezza la morbidezza, chi i colori, chi il fatto che essendo CAMCO una realtà piccola, si ha un rapporto diretto e io rispondo personalmente e il più presto possibile a chiunque abbia domande o dubbi, basta scrivere a camco@camcoactivewear.com
Progetti per il futuro
Tanti! L’idea è di aggiungere fibre naturali ed ampliare la gamma di prodotti. Il mix lana merino e TENCEL™ resterà comunque sempre nell’offerta di CAMCO perché riassume molto bene tutta la filosofia del brand.
Le fibre sintetiche sono una opzione, ma solo se provenienti completamente da riciclo e comunque con un impiego molto limitato. In fin dei conti sono una soluzione efficiente se si tratta di garantire impermeabilità a strati esterni o fornire uno scudo efficace al vento. Tra l’altro l’impiego di queste fibre riciclate è un modo per evitare che del materiale debba essere smaltito in discarica. Le fibre sintetiche, così come la plastica, diventano un serio problema se smaltite in modo scorretto. Di per sé sono materiali che per certi specifici impieghi hanno una loro utilità. L’idea comunque è di non utilizzarli se esiste una alternativa naturale di pari efficacia, visto che il costo non sarà mail la discriminante delle nostre scelte.
CAMCO resterà sempre un brand aderente a tutti i principi originari, quelli che hanno portato Matteo a dire: “hey, qua c’è bisogno di un brand che offra prodotti realizzati con aderenza quasi ossessiva a criteri di sostenibilità, qualità, italianità reale della produzione, eticità!”
