Abbiamo parlato in precedenza del perché il riciclo non sia una risposta adeguata al problema dell’inquinamento.
E’ impensabile sradicare da un giorno all’altro le abitudini che ci accompagnano da una vita, ma è possibile farlo un passo alla volta. Di seguito alcuni accorgimenti utili e buone pratiche per iniziare a ridurre il proprio impatto.apportando un piccolo, ma fondamentale, contributo alla tutela dell’ambiente.
Da dove iniziare per ridurre in nostro impatto?
LA SPESA
1) Utilizzare delle shopper di stoffa al posto dei sacchetti di plastica quando si va a fare la spesa;
2) Cercare – compatibilmente con le necessità quotidiane – di acquistare beni alimentari privi di imballaggio ad esempio ai mercati rionali invece che al supermercato (tendenzialmente sono meno lavorati, e dunque più sani, dei prodotti che si trovano in vendita nella grande distribuzione). A questo link un elenco suddiviso per regione di negozi sfusi e mercati agricoli.
Cibo fresco si può anche acquistare tramite i GAS-Gruppo di Acquisto Solidale (GAS), dove i prodotti generalmente biologici. E’ possibile trovarne di comodi sul sito www.economiasolidale.net/.
Abbiamo già visto perché il riciclo non sia una risposta adeguata.
IGIENE
3) Pulizia della casa: è possibile autoprodurre in maniera semplice, veloce ed economica i prodotti necessari, dall’anticalcare al sapone per i piatti o per la lavastoviglie. Altrimenti esistono soluzioni di refill o vuoto a rendere in alcuni supermercati dell’elenco indicato in precedenza.
4) Pulizia della persona: una buona abitudine è quella di sostituire il bagnoschiuma con le saponette sfuse. Sono naturali, costano meno e durano di più. E soprattutto non sono imballate in plastica. Lo stesso vale per lo shampoo solido.
In riferimento ai punti 3) e 4) segnalo un sito che offre un sacco di spunti interessanti su pulizia della casa, igiene personale e cosmesi: Autoproduciamo di Lucia Cuffaro.
ACQUA
5) Le bottiglie di plastica sono una delle maggiori fonti di inquinamento. Prendere l’abitudine di usare una borraccia quando si va in giro, prediligere altrimenti bottiglie in vetro oppure applicare filtri ai rubinetti di casa per diminuire calcaree ed eventuali sostanze nocive in quelle zone dove l’acqua è meno buona.
A tal proposito, ad esempio, il Comune diMilano ad esempio mette a disposizione il sito Acqua Blu Milano per verificare la qualità della propria acqua.
Consiglio di guardare il breve video disponibile su youtube: The story of bottled water.
TRASPORTI
6) Prediligere trasporti pubblici, car sharing o una passeggiata, al posto di utilizzare mezzi privati sono buone pratiche che contribuiscono in maniera significativa alla riduzione dell’inquinamento ambientale.
SPRECHI
7) Vivendo in una società generalmente ricca, siamo poco abituati a riflettere sullo spreco delle nostre risorse. Buone pratiche come spegnere le luci che non ci servono, i riscaldamenti che non utilizziamo e non sprecare l’acqua corrente ci aiutano a ridurre l’impatto che – anche se non vediamo – ha degli effetti sull’ambiente.
Perché è importante cambiare le nostre abitudini? Potrà anche sembrare che il comportamento di un individuo non abbia alcun impatto, ma quando gli individui iniziano a diventare tanti la politica risponde così come l’economia.La storia ci insegna che tutti i grandi cambiamenti sono sempre arrivati dal basso.
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