Autoproduzione domestica. Sono molti i beni a cui è possibile sopperire in maniera semplice e veloce a livello domestico. I vantaggi sono numerosi, dalla riduzione della propria impronta ambientale alla salute della persona, oltre a un notevole risparmio economico. E’ un modo divertente per imparare e soprattutto è molto più semplice di quanto si possa immaginare.

Le ragioni per avvicinarsi all’autoproduzione domestica

Ci sono numerosi vantaggi quando si decide di dedicarsi all’autoproduzione. Ecco i principali

Autoproduzione domestica e tutela ambientale

Autoproducendo in casa con materie prime, si diminuisce drasticamente l’acquisto di flaconi e confezioni di plastica monouso e quindi la trasformazione degli stessi in rifiuto in breve tempo. Abbiamo visto più volte perché il riciclo della plastica non è una risposta adeguata al problema dell’inquinamento.

Autoproduzione domestica e vantaggi per la salute

I prodotti industriali sono pieni di agenti chimici nocivi per l’organismo e per l’ambiente. Con autoproduzione domestica è possibile avere la certezza di cosa contenga un determinato prodotto e quindi scegliere come crearlo (evitando agenti tossici).

Autoproduzione domestica e risparmio economico

Le materie prime necessarie per l’autoproduzione sono generalmente più economiche di un prodotto già assemblato e confezionato. Inoltre, è possibile confrontarsi direttamente con il venditore (come per la cera d’api) e indagare la provenienza e le componenti del materiale stesso.

Autoproduzione domestica e consapevolezza

E’ un modo semplice e divertente per apprendere qualcosa di nuovo e liberare la propria creatività. E’ un’attività divertente sia per adulti, sia da fare assieme ad amici che con bambini.

Crema viso e corpo fatta in casa

Quello che ho imparato sulle creme fatte in casa l’ho imparato da una delle persone a cui sono più affezionata in tutto l’universo: mia zia. Una donna meravigliosa, dentro e fuori, con un dottorato in biologia che per alcune vicissitudini personali ha la necessità di dover prestare particolare attenzione a qualsiasi prodotto entri a contatto con il suo organismo per evitare di star male. La ricetta è molto semplice e veloce. Lo possono testimoniare sette amiche che sabato scorso sono venute a casa mia per un workshop informale di autoproduzione.

Occorrente per l’autoproduzione domestica di creme corpo e viso
Autoproduzione domestica crema
  • Un barattolino di vetro riciclato (la plastica, infatti, a contatto con alte temperature rilascia sostanze nocive come il BPA – bisfenolo A – tossiche per l’organismo. Questo è uno dei motivi per cui evito le bottigliette di acqua in plastica d’estate: quando vengono stoccate rimangono esposte al caldo. La plastica riscaldata rilascia nell’acqua BPA)
  • Cera d’api vergine: ho trovato il mio “spaccino”, ovvero un’azienda agricola nell’hinterland milanese da cui acquisto i miei “panetti” di cera.
  • Olio EVO – se biologico meglio.
  • Una pentola e una ciotola per far sciogliere il tutto a bagnomaria.
  • Si presuppone, dunque, anche un fornello.
  • Oli essenziali che hanno diverse proprietà. Per la pelle uso olio di lavanda o calendula (lenitivi), tea tree per il viso (antibatterico) oppure ylang ylang (ottimo anche per le maschere per capelli).
Proporzioni per autoproduzione domestica di creme
Autoproduzione domestica preparazione

La cera va grattuggiata: deve essere 10% del prodotto. Ad esempio per 45 grammi di olio EVO si aggiungono 5 grammi di cera. Si uniscono in una ciotola e si lasciano sciogliere a bagnomaria. Generalmente li mescolo con una bacchetta di legno (quelle che in Asia usano per il riso) poiché un cucchiaino “rapirebbe” alla produzione parte della cera.

Amalgamato il contenuto, lo verso nel barattolino di vetro con attenzione poiché olio e cera bollenti potrebbero essere poco piacevoli direttamente sulla pelle. Lascio raffreddare e aggiungo qualche goccia dell’olio essenziale scelto.

Fine. Con pochissimi passaggi è possibile ottenere barattoli di crema del tutto naturale, senza additivi o agenti chimici, senza packaging vari e inquinanti.

Personalmente la cera la acquisto sfusa e l’olio EVO e gli oli essenziali sono venduti in vetro. I barattoli li riciclo e i fornelli e le scodelle fortunatamente li possiedo da tempo immemore.

2 Comments

  1. Nonna Fafy

    Buongiorno e mi scusi se disturbo. Ho letto la ricetta di questa crema e siccome sono anch’io intollerante a tantissimi prodotti cosmetici e sono sempre alla ricerca di ricette semplici, vista la mia età e la mia imbranatura, l’ho subito preparata. Volevo sapere se si utilizza su pelle asciutta o umida e se la può usare anche la mia nipotina di 6 anni che ha la pelle delicata proprio come la mia. Mi perdoni ed abbia pazienza. Grazie infinite. Un abbraccio.
    Nonna Fafy

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