Recentemente sono incappata nella storia di Alex Bellini e sono rimasta molto colpita della sua dedizione nel portare avanti importanti campagne di sensibilizzazione ambientali, pertanto ho ritenuto interessante condividere la sua storia: assieme a molti altri, trovo che quest’uomo sia una grande fonte di ispirazione. Spero che, condividendone l’operato, possa essere di ispirazione anche per chi segue questo blog.
Alex Bellini è un esploratore italiano che, negli ultimi 15 anni ha percorso migliaia di chilometri, tra terra e acqua, condividendo con il suo pubblico lo stato dei vari luoghi che si è trovato ad attraversare, a testimonianza del fatto che la crisi ambientale è un problema reale e non solo mediatico, in relazione al quale è di fondamentale importanza che ogni individuo abitante del pianeta si adoperi, nel proprio piccolo, per cambiare lo stato delle cose prima che sia troppo tardi.
Egli sostiene, condivisibilmente, che ognuno di noi abbia nelle proprie mani la possibilità di fare la differenza. Purtroppo, però, non sono molte le persone che sfruttano questa possibilità. A mio personale avviso, la differenza tra un essere umano ed un altro non è la propria provenienza, il ceto sociale, il genere o la religione: il vero discrimine tra un individuo e un’altro è data dalle proprie scelte.
Sul suo sito a questo link potrete approfondire il lavoro di Alex: quello che mi ha colpito in particolar modo e che condividerò in questo post, è la sua recente campagna sulla tutela degli oceani.
Il progetto 10 RIVERS – ONE OCEAN
Il progetto che vorrei portare all’attenzione del lettore è quello riportato nel video di Alex Bellini qui sotto: 10 RIVERS – 1 OCEAN
Il video ci racconta del problema della plastica. O meglio: non il problema della plastica in sé e per sé. La plastica infatti è un ottimo materiale che ha rivoluzionato, spesso in meglio, le nostre vite. E’ utile e durevole e proprio in virtù della sua longevità è necessario impararne a fare un uso responsabile.
Il vero dramma è infatti la plastica con funzione monouso: un utilizzo di pochi minuti a fronte di uno smaltimento che non avverrà mai. La plastica infatti non si BIO-degrada (per questo servirebbe un batterio in grado di trasformarla in un’altra sostanza): la plastica semplicemente si DEGRADA (in decine e decine di anni) in microframmenti – le famose microplastiche – che in un modo o nell’altro, oltre a ledere l’ecosistema in cui viviamo, intaccano anche la nostra salute.
Nella sua campagna di sensibilizzazione, Alex farà lo stesso tragitto che, come lui stesso dichiara nel video “compiono ogni anno migliaia di pezzi di plastica” e come loro si unirà al Great Pacific Garbage Patch.
Alla domanda “Perché lo fai?” Alex Bellini risponde che vuole contribuire a smuovere le coscienze, perché sono ancora troppo poche le persone che hanno una reale consapevolezza della gravità della situazione, e questo è un problema.
E’ un problema mondiale ecologico, economico e di salute per l’essere umano. Siamo tutti responsabili e quindi siamo tutti in dovere per riparare a questa situazione. Ed è fondamentale ricordarsi sempre che ognuno di noi, in ogni suo gesto quotidiano, fa la differenza.